METODOLOGIE DI LAVORO

La struttura delle indagini messe in opera e il processamento dei dati raccolti sono focalizzati in modo da fornire indicazioni determinanti sulla necessità o meno di mettere in atto attività di bonifica e per la definizione delle responsabilità dei diversi contributi alla contaminazione eventualmente rilevata, nell’ottica del “chi inquina paga” indicato dalla normativa. L’approccio seguito, pur variando a seconda delle matrici coinvolte e del contesto sito specifico, consiste sia nell’acquisizione di nuovi dati chimici e isotopici, sia nella rielaborazione dei dati già in possesso di gestori e/o enti di controllo che, troppo spesso sono sotto utilizzati da chi li produce e da chi è preposto al loro controllo.
Sulla base dei dati pregressi, se presenti, viene considerata la necessità di svolgere nuove attività di monitoraggio opportunamente mirate, sia in termini di sostanze e parametri da determinare, sia in termini di posizione e numero dei campioni necessari alla comprensione dei fenomeni in atto.
Questo processo di progettazione delle nuove indagini si basa sulla realizzazione di un modello concettuale geologico-idrogeologico-geochimico-geomorfologico dell’area di indagine. Tale approccio non solo è necessario al fine di inquadrare al meglio le problematiche in gioco, permettendo anche di capire se vi sia o meno l’effettiva necessità di approfondimenti di indagine e di dimensionarli opportunamente, ma risponde anche alle linee guida indicate da ISPRA (2009) e dalla ISO 19258 (2005) per la determinazione dei valori fondo.
In estrema sintesi il flusso di lavoro solitamente seguito può essere brevemente schematizzato come segue:

• raccolta dati pregressi e loro validazione e archiviazione su base GIS;
• elaborazione dei dati pregressi e ricostruzione di un modello concettuale preliminare;
• progettazione e realizzazione di nuove indagini (idrogeologiche, geochimiche, isotopiche, ecc.)
• elaborazione modello concettuale definitivo;
• riconoscimento, tracciamento e quantificazione delle contaminazioni;
• determinazione dei valori di fondo.

Il trattamento dei dati geochimici acquisiti prevede sia le tecniche classiche della geochimica e della geochimica isotopica (analisi dei rapporti tra le specie, serie temporali, diagrammi di correlazione, ternari, di attività, studio dello stato di saturazione, ecc.), sia di tecniche statistiche multivariate proprie della chemiometria (Principal Component Analysys, Cluster Analysis, Factor Analysis, Partial Least Squares, ecc.), sia di metodi geostatistici (kriging) per la mappatura di specie chimiche o di altri parametri.